Luis Enrique

Clima rovente e polemiche al Mondiale per Club: Luis Enrique alza la voce

Il PSG travolge l’Atletico Madrid 4-0, ma a far discutere sono le condizioni estreme del meteo in California. L’allenatore e Vitinha criticano duramente gli orari scelti per le partite.


Nonostante una vittoria netta per 4-0 contro l’Atletico Madrid, l’esordio del Paris Saint-Germain al Mondiale per Club è stato tutt’altro che una passeggiata. Il clima afoso di Pasadena, in California, ha messo a dura prova i giocatori in campo, al punto che Luis Enrique, tecnico del PSG, ha deciso di esporsi pubblicamente per denunciare una situazione definita “insostenibile”.

Il match, disputato allo storico Rose Bowl Stadium, è iniziato a mezzogiorno, un orario scelto per favorire il pubblico televisivo europeo, ma che si è rivelato disastroso per chi è sceso in campo. Le temperature hanno sfiorato i 40 gradi, con un’umidità che ha raggiunto il 60%, trasformando il terreno di gioco in una sorta di forno a cielo aperto.

Una vittoria senza gioia per il PSG

In termini di risultato, la gara non ha avuto storia. I campioni d’Europa hanno dominato in lungo e in largo, mandando in rete Fabian Ruiz, Vitinha, Senny Mayulu e Kang-In Lee. La squadra spagnola ha anche subito l’espulsione di Lenglet, restando in dieci per buona parte del match. Eppure, a fine partita, gli umori nello spogliatoio parigino non erano esattamente trionfali.

Luis Enrique, noto per la sua schiettezza, ha dichiarato: “Il caldo ha inciso in modo evidente sull’andamento della gara. Non si può pretendere che i giocatori diano il massimo in condizioni del genere. Capisco che si voglia soddisfare gli orari televisivi, ma così si compromette la qualità del gioco.

Vitinha: “Sono tutto rosso, sembrava un forno”

vitinha

Il centrocampista portoghese ha aggiunto che, pur condividendo le stesse condizioni climatiche, chi in campo deve inseguire la palla — come l’Atletico, rimasto in inferiorità numerica — ne risente ancora di più. “Noi abbiamo avuto più possesso, eppure è stato difficilissimo. Figuriamoci per chi ha dovuto correre sempre dietro.”

Il dilemma degli orari nel calcio moderno

La polemica sollevata da Luis Enrique non è nuova, ma assume un peso maggiore in un contesto come quello del Mondiale per Club, un torneo che ambisce a diventare uno degli appuntamenti più prestigiosi del panorama calcistico. Il problema della gestione degli orari in funzione del pubblico televisivo globale è ormai cronico.

La FIFA, nel tentativo di massimizzare l’esposizione mediatica, spesso programma le partite in fasce orarie penalizzanti per i protagonisti in campo. L’obiettivo è aumentare il pubblico, ma il rischio è quello di minare l’integrità delle competizioni, mettendo a repentaglio la salute dei calciatori.

Una vittoria che non cancella le perplessità

Per il PSG, questo successo rappresenta un ottimo punto di partenza nel cammino verso la conquista del titolo, ma i malumori interni non possono essere ignorati. Luis Enrique ha lanciato un messaggio chiaro alle autorità del calcio: il benessere dei giocatori non può passare in secondo piano rispetto agli interessi commerciali.

E ora che la questione è stata portata alla ribalta da una delle squadre più seguite al mondo, sarà interessante vedere se la FIFA prenderà provvedimenti o continuerà a far finta di nulla.

In ogni caso, il dibattito è aperto, e le parole dell’allenatore spagnolo e di Vitinha risuonano come un avvertimento per il futuro: il calcio giocato deve tornare al centro, anche quando si tratta di tornei planetari.

Luis Enrique non ha fatto sconti. E il caldo di Pasadena, più che la partita in sé, rischia di restare il simbolo di un torneo che — nonostante i gol e lo spettacolo — ha già fatto discutere.

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