Manchester United e l’aumento dei prezzi dei biglietti: tifosi in rivolta
I sostenitori dello United contro la nuova politica del club: “Un attacco alla lealtà dei tifosi”
Il Manchester United ha scatenato una bufera tra i propri sostenitori con l’annuncio di un significativo aumento dei prezzi dei biglietti e la rimozione delle agevolazioni per alcune categorie. Una decisione che non ha tardato a sollevare critiche, con i tifosi che hanno definito il provvedimento un “colpo basso” e hanno annunciato proteste per contrastare la politica del club.
Un rincaro senza precedenti
Il nuovo piano prevede che il costo minimo dei biglietti passi da 40 sterline a 66, con l’eliminazione delle concessioni per bambini e anziani. La decisione arriva in un momento in cui il club cerca di aumentare i ricavi per compensare le perdite finanziarie. Secondo lo United, il 97% dei biglietti per il resto della stagione è già stato venduto, ma l’aumento riguarda il restante 3%. Tuttavia, i tifosi temono che questa mossa rappresenti solo l’inizio di una serie di rincari.
Il Manchester United Supporters’ Trust (MUST) ha reagito duramente, accusando il club di non aver consultato i tifosi prima di prendere una decisione così impattante. “Questa politica è offensiva e rappresenta un atto di sfruttamento nei confronti dei sostenitori più fedeli. Non possiamo accettare che i tifosi debbano pagare per gli errori della gestione precedente”, ha dichiarato un portavoce di MUST.
Proteste e indignazione tra i tifosi
Il gruppo di tifosi “The 1958” ha annunciato una manifestazione prevista per domenica, in occasione della partita contro l’Everton. In una lettera aperta all’amministratore delegato Omar Berrada, il gruppo ha descritto l’aumento dei prezzi come “un attacco alla cultura calcistica e un tentativo di erodere il patrimonio del club”. La protesta sarà parte della campagna #StopExploitingLoyalty, volta a difendere i diritti dei tifosi.
“Non è solo una questione di costi. Si tratta di preservare i valori che rendono unico il calcio e il nostro club. Siamo determinati a cambiare le cose”, hanno aggiunto in una dichiarazione ufficiale.
Le ragioni dietro la decisione
Il club ha giustificato la scelta con la necessità di generare entrate aggiuntive per supportare gli investimenti nella squadra e migliorare le operazioni interne. L’amministrazione ha sottolineato che l’aumento è stato una “decisione difficile”, ma necessaria alla luce delle recenti perdite finanziarie, comprese quelle legate alla mancata partecipazione alla Champions League.
Dall’arrivo di Sir Jim Ratcliffe e del gruppo INEOS a gennaio, il Manchester United ha introdotto diverse misure per ridurre i costi, tra cui il licenziamento di 250 dipendenti e il taglio del budget destinato alla Disabled Supporters Association, dimezzato da 40.000 a 20.000 sterline. Nonostante ciò, l’ultima mossa è stata accolta come un segnale preoccupante per il futuro.
L’insoddisfazione dei tifosi
Il malcontento dei sostenitori non riguarda solo l’aumento dei prezzi, ma anche la percepita mancanza di trasparenza e dialogo da parte del club. “Abbiamo sempre sostenuto la squadra, anche nei momenti più difficili. Ora ci sentiamo traditi da un club che sembra ignorare il nostro contributo”, ha dichiarato un portavoce di MUST.
Secondo alcuni tifosi, l’aumento dei prezzi potrebbe avere ripercussioni negative a lungo termine, allontanando le famiglie e i giovani dallo stadio. “Se un genitore e un figlio devono pagare 132 sterline per assistere a una partita, cosa succederà nella prossima stagione? Torneranno davvero ai vecchi prezzi o ci troveremo di fronte a un nuovo standard?”, si chiede un membro del gruppo The 1958.
Le prossime mosse
MUST ha annunciato che avvierà discussioni urgenti con la dirigenza del club per far valere le ragioni dei tifosi e cercare di evitare ulteriori rincari. “Non resteremo in silenzio. I tifosi dello United hanno già subito abbastanza. Siamo pronti a resistere a qualsiasi tentativo di sfruttare ulteriormente la nostra fedeltà”, ha concluso il portavoce.
Il Manchester United si trova a un bivio cruciale. La pressione dei tifosi e le difficoltà finanziarie rappresentano una sfida significativa per la nuova gestione. Riuscirà il club a trovare un equilibrio tra la necessità di incrementare i ricavi e il rispetto per i propri sostenitori? Una cosa è certa: il rapporto tra il club e i suoi tifosi non è mai stato così teso. Le prossime settimane saranno decisive per capire se la protesta potrà influenzare le politiche del club e preservare l’anima di uno dei più grandi club della Premier League.
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