Mancini e l’Arabia Saudita: Un Addio da 20 Milioni di Euro
L’ex ct della Nazionale italiana conclude la sua avventura in Arabia Saudita con un indennizzo milionario, mentre il bilancio sportivo solleva interrogativi.
Roberto Mancini ha concluso la sua breve esperienza come allenatore della nazionale dell’Arabia Saudita, un incarico che ha durato poco più di 14 mesi. Nonostante la sua permanenza relativamente breve, il tecnico ha guadagnato una cifra notevole: si stima che il suo stipendio annuale fosse di circa 21 milioni di sterline. Un contratto quadriennale, siglato con la federazione calcistica saudita, è stato interrotto questa settimana tramite un “accordo congiunto” che ha permesso di rescindere anticipatamente il contratto.
Un’indennità di licenziamento da record
Secondo le informazioni riportate dal giornalista Nicolò Schira, Mancini riceverà un’indennità di licenziamento pari a 20 milioni di euro (circa 16,7 milioni di sterline), un importo che sicuramente suscita l’ammirazione di molti nel mondo del calcio. Nonostante il compenso generoso, la sua avventura sulla panchina saudita ha sollevato più di qualche interrogativo, soprattutto in merito ai risultati ottenuti.
Roberto Mancini, l’ex CT dell’Arabia Saudita
Un bilancio in chiaroscuro
Durante il suo periodo alla guida della squadra, Mancini ha registrato un totale di 20 incontri, con otto vittorie, sette pareggi e cinque sconfitte. L’ultima apparizione sulla panchina saudita si è conclusa con uno scialbo 0-0 contro il Bahrain il 15 ottobre, un risultato che è giunto soltanto cinque giorni dopo una sconfitta per 2-0 contro il Giappone, un colpo che ha influito negativamente sull’umore della tifoseria.
Tensioni con la dirigenza
La tensione tra il tecnico e i suoi superiori è aumentata anche a causa delle sue dichiarazioni riguardo agli investimenti della Saudi Pro League, che ha attratto molti talenti stranieri, tra cui nomi illustri come Cristiano Ronaldo. Mancini ha espresso preoccupazione per l’impatto che questi acquisti avrebbero potuto avere sulla nazionale, affermando: “L’ho detto molte volte, questo è l’unico problema che abbiamo. Tre anni fa tutti i giocatori sauditi giocavano tutte le partite del campionato.” Queste parole hanno suscitato malumori tra i dirigenti della federazione.
Le dichiarazioni dell’ex Tecnico azzurro hanno sollevato tensioni tra la dirigenza saudita
Un’avventura tra successi e critiche
Mancini ha avuto anche l’opportunità di guidare l’Arabia Saudita nella Coppa d’Asia AFC dello scorso anno, dove la sua squadra ha raggiunto gli ottavi di finale, venendo eliminata dalla Corea del Sud ai calci di rigore. Tuttavia, la sua gestione non è stata esente da critiche, soprattutto quando ha lasciato il campo prima del termine dell’ultimo tiro dal dischetto, provocando un certo scalpore tra i tifosi e gli addetti ai lavori. In seguito, ha chiesto scusa per la sua prematura partenza, affermando: “Pensavo fosse finita.”
Un futuro incerto per il calcio saudita
Questa esperienza con l’Arabia Saudita rappresenta un capitolo complesso nella carriera di Mancini. La sua abilità come allenatore è indiscutibile, testimoniata dal suo successo con l’Italia, con la quale ha conquistato il titolo di campione d’Europa nel 2021. Tuttavia, il suo passaggio in Arabia ha messo in luce alcune delle sfide e delle difficoltà che i tecnici devono affrontare in un contesto calcistico in evoluzione come quello saudita.
La scelta del prossimo allenatore
L’addio di Mancini non segna solo la conclusione di un’era, ma apre anche la porta a nuove possibilità per il calcio saudita. La federazione è ora chiamata a riflettere sulla direzione futura e a considerare quali siano le strategie più efficaci per sviluppare il talento locale e migliorare le performance della nazionale. La pressione per trovare un sostituto di Mancini non mancherà, e la scelta del prossimo allenatore sarà cruciale per il futuro del calcio nel regno saudita.
Un percorso da ripensare
In conclusione, l’avventura di Roberto Mancini in Arabia Saudita è stata caratterizzata da un mix di alti e bassi. Sebbene il suo compenso possa sembrare allettante, i risultati ottenuti e le tensioni emerse suggeriscono che il cammino da percorrere per il calcio saudita è ancora lungo e irto di ostacoli. I tifosi e gli appassionati di calcio guardano ora con interesse al futuro, sperando che la federazione sappia prendere decisioni sagge per il bene del calcio nazionale.
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