Scott Mctominay

McTominay, da scarto dello United a re di Napoli: la rivincita perfetta

Andy Robertson elogia il compagno di nazionale per la sua esplosiva stagione in Serie A: “Il Manchester United si è pentito di averlo lasciato andare”


Dall’essere considerato un giocatore di troppo all’Old Trafford, al diventare un simbolo del nuovo corso vincente del Napoli: la parabola di Scott McTominay sembra uscita da un film sportivo. Secondo Andy Robertson, capitano della Scozia e compagno di nazionale del centrocampista, il Manchester United ha commesso un grave errore nel cederlo. E i numeri gli danno ragione.

Dopo aver lasciato la Premier League per approdare in Serie A, McTominay ha avuto un impatto devastante nel calcio italiano. Il suo gol decisivo contro il Cagliari ha messo una seria ipoteca sullo scudetto, portando la squadra di Antonio Conte dritta verso il titolo. Con 12 reti e 6 assist all’attivo, il centrocampista scozzese è stato premiato come miglior giocatore della stagione, una rivincita personale che non è passata inosservata.

esultanza di MCtominay

Il prezzo dell’occasione sprecata

Venduto dal Manchester United per circa 25 milioni di sterline, McTominay ha dimostrato che il suo valore reale è ben più alto. Non solo in termini economici, ma soprattutto per ciò che rappresenta in campo: intensità, visione di gioco e leadership. Elementi che, secondo Robertson, non sono mai stati pienamente riconosciuti a Manchester.

È arrivato in Italia con la voglia di far ricredere tutti,” ha dichiarato il terzino del Liverpool. “Voleva dimostrare che il Manchester e tutta la Premier si sbagliavano, e ha centrato l’obiettivo. È stato dentro e fuori dalla formazione per troppo tempo allo United, senza mai ottenere il rispetto che meritava.”

A Napoli, invece, è tutta un’altra storia. L’ambiente partenopeo ha accolto McTominay come un vero e proprio idolo, e il feeling con i tifosi si è creato sin da subito. “Ora è un re laggiù,” ha aggiunto Andy Robertson. “E sapere che i napoletani si sono innamorati di un nostro connazionale rende orgogliosa tutta la Scozia.

McTominay  napoli

Una generazione scozzese in ascesa

Secondo Robertson, il merito di questi successi è anche del coraggio dimostrato nel cambiare aria: “Abbiamo tanti giocatori che hanno scelto di mettersi in gioco all’estero: Aaron Hickey, Che Adams, Max Johnston… Tutti hanno abbracciato nuove sfide, adattandosi a un diverso stile di gioco e di vita.

E proprio questa esposizione internazionale potrebbe fare la differenza per la Scozia: “Più calciatori abbiamo con quella fame di vittoria, abituati a giocare finali e partite decisive, meglio potremo reagire nei momenti di difficoltà.”

Le sfide della nazionale e la lezione greca

La Scozia si prepara a due test importanti: prima l’Islanda, poi il Liechtenstein. Ma nella mente di Robertson e compagni c’è ancora il retrogusto amaro dell’eliminazione subita contro la Grecia nei playoff di Nations League. Dopo una vittoria per 1-0 all’andata, è arrivato il tracollo per 3-0 al ritorno, proprio a Hampden Park.

Una batosta che ha lasciato il segno, ma anche insegnato molto. “Abbiamo imparato che nelle grandi sfide serve lucidità e freschezza mentale,” ha sottolineato Robertson. “Giocare due partite in pochi giorni e gestire la pressione è complicato, ma queste sono le esperienze che ci fanno crescere.”

La Scozia guarda ora alla qualificazione per i Mondiali, con due trasferte da brividi contro Danimarca e Bielorussia in programma a settembre. E se è vero che le difficoltà temprano il carattere, la nazionale scozzese potrebbe rivelarsi più forte proprio grazie alle recenti delusioni.

Una mentalità nuova per sognare in grande

Il vero punto di svolta, secondo il capitano, è la mentalità vincente che si sta diffondendo nel gruppo. “Chi arriva a giocarsi un titolo o una coppa porta in nazionale un bagaglio di esperienza e fiducia fondamentale,” ha spiegato Robertson. “E con ragazzi come Scott, Billy e Lewis, possiamo davvero puntare in alto.

L’evoluzione di McTominay, da gregario sottovalutato in Premier League a protagonista assoluto in Serie A, è il simbolo perfetto di questa nuova Scozia. Una squadra che non ha più paura di osare e che, come i suoi giocatori, vuole dimostrare al mondo di valere molto di più di quanto si pensi.

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