Mikel Arteta analizza il momento dell’Arsenal: “Ci è mancato solo il tempismo per vincere”
Il tecnico dei Gunners riflette sulle difficoltà della stagione, tra infortuni e punti persi, e carica la squadra in vista della decisiva sfida di Champions League contro il PSG.
Mikel Arteta torna al centro dell’attenzione, ma stavolta non per meriti tattici. A poche ore dalla semifinale di ritorno di Champions League contro il PSG, l’allenatore dei Gunners ha lasciato tutti a bocca aperta con una spiegazione davvero inaspettata sul motivo per cui l’Arsenal non è riuscito a sollevare trofei in questa stagione.
Secondo Arteta, la causa non sarebbe da ricercare nelle lacune difensive o negli infortuni, bensì in una variabile curiosa: il tempismo. “Vincere è essere al momento giusto nel posto giusto”, ha dichiarato il tecnico spagnolo. Una frase che ha subito fatto discutere, specie considerando che il Liverpool ha già chiuso il campionato con un vantaggio di 15 punti proprio sui londinesi.
Due stagioni da campioni… solo sulla carta
Mikel Arteta ha poi aggiunto che, sommando i punti ottenuti nelle ultime due stagioni, l’Arsenal avrebbe potuto vincere due Premier League in contesti diversi. “Con i punti che abbiamo totalizzato, in altre annate avremmo vinto il titolo”, ha spiegato, sottolineando che ciò dimostra quanto sia determinante trovarsi nel momento e nel luogo giusto.
Un ragionamento che, per quanto logico sulla carta, non convince del tutto i tifosi, sempre più impazienti dopo anni di ricostruzione e promesse. Il fatto che il Liverpool abbia trionfato con un punteggio inferiore a quello raggiunto dall’Arsenal in alcuni campionati precedenti suona come una beffa difficile da digerire.

Champions League, ultima spiaggia per salvare la stagione
La partita di mercoledì contro il Paris Saint-Germain rappresenta l’ultima possibilità per i Gunners di portare a casa un trofeo in questa stagione. Dopo la sconfitta per 1-0 all’andata, in un Emirates Stadium che sembrava spento e disilluso, l’Arsenal dovrà compiere una vera e propria impresa per ribaltare il risultato e conquistare il pass per la finale.
Sul fronte infermeria, arrivano buone notizie per Arteta: il capitano Martin Ødegaard, il centrale olandese Jurrien Timber e Riccardo Calafiori sono tornati ad allenarsi con il gruppo. Una boccata d’ossigeno per una squadra che ha perso punti preziosi anche a causa di continui stop fisici. Intanto, per il PSG è atteso il ritorno in campo di Ousmane Dembélé, pronto a partire dal primo minuto.

La rabbia post-Bournemouth come carburante
Il tecnico spagnolo ha provato a scuotere l’ambiente facendo leva anche sull’ultima sconfitta in campionato. Contro il Bournemouth, l’Arsenal ha incassato un pesante 2-1, lasciando i tifosi ancora più scoraggiati. “Avremmo voluto chiudere il weekend con un buon risultato per caricare l’ambiente in vista della sfida europea. Invece abbiamo solo accumulato frustrazione e rabbia”, ha dichiarato Arteta.
Ma proprio quella rabbia potrebbe trasformarsi in energia positiva. “Abbiamo quella sensazione brutta allo stomaco. Usiamola. Sfruttiamola per reagire mercoledì e fare una grande prestazione a Parigi. Dobbiamo vincere e prenderci la finale”, ha aggiunto il tecnico.
I dubbi restano, ma a Parigi serviranno solo risposte
Parole motivanti, certo, ma il campo sarà l’unico giudice. I tifosi, stanchi di teorie e numeri ipotetici, vogliono finalmente risultati concreti. L’Arsenal ha mostrato sprazzi di grande calcio in stagione, ma è anche caduto più volte sulle stesse debolezze: difficoltà a mantenere il vantaggio, cali di concentrazione sui calci piazzati e un attacco che, nei momenti decisivi, ha spesso deluso.
Arteta ha ancora una chance per salvare la stagione e zittire le critiche. Ma non basterà trovarsi “nel momento giusto al posto giusto”. Servirà cuore, determinazione e soprattutto concretezza. Perché il tempo delle spiegazioni, strane o meno, è finito. Ora è il momento della verità.
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