Premier League 2024: Van Dijk guida la classifica dei giocatori più impiegati
Uno studio del CIES svela i protagonisti della stagione: l’olandese guida la classifica, ma sorprendono i numeri di Saliba, Caicedo e altri big.
L’anno solare 2024 ha messo in evidenza la straordinaria resilienza di Virgil van Dijk, pilastro del Liverpool, che si conferma il giocatore con più minuti accumulati tra le stelle della Premier League. Secondo un dettagliato rapporto del CIES Football Observatory, il difensore olandese ha collezionato ben 5.523 minuti in 64 partite tra impegni con il club e la nazionale, posizionandosi al quarto posto a livello mondiale.
Il rapporto del CIES analizza i giocatori dei principali 66 campionati internazionali, considerando solo le presenze in prima squadra dal 1° gennaio al 15 dicembre. Van Dijk, a 33 anni, continua a dimostrare una forma invidiabile, superando compagni di squadra e avversari in termini di affidabilità e costanza.
Dietro Van Dijk: Saliba e il duo portoghese del Manchester United
Subito dopo il difensore del Liverpool troviamo William Saliba, talento dell’Arsenal, che ha totalizzato 5.264 minuti in 59 presenze tra Gunners e Francia. Saliba si conferma uno dei giocatori più preziosi per il club londinese, grazie alla sua capacità di mantenere prestazioni di alto livello in una stagione particolarmente intensa.
A seguire, spiccano i nomi di Bruno Fernandes e Diogo Dalot del Manchester United, con rispettivamente 5.151 e 5.025 minuti giocati. Il centrocampista e il terzino portoghese rappresentano una colonna portante per il club di Old Trafford, contribuendo sia in Premier League che nelle competizioni europee.
Chelsea e Arsenal: investimenti che ripagano in minuti
Il Chelsea vede brillare Moises Caicedo, il giocatore più costoso nella storia del club, che ha chiuso l’anno solare con 4.994 minuti. Nonostante un avvio complicato, il centrocampista ecuadoriano sta dimostrando di essere una pedina fondamentale per i Blues.
Anche all’Arsenal ci sono altri protagonisti: Declan Rice e Kai Havertz. Rice ha collezionato 4.914 minuti, consolidando il suo ruolo da leader sia per il club che per l’Inghilterra. Havertz, invece, con 4.805 minuti, è stato decisivo per i Gunners e la nazionale tedesca, specialmente durante l’Europeo.
Manchester City: la stanchezza si fa sentire
Nonostante i successi recenti, il Manchester City sembra accusare la fatica. Erling Haaland (4.786 minuti), Josko Gvardiol (4.770) e Bernardo Silva (4.663) si trovano nella lista dei più utilizzati, evidenziando l’intensità richiesta dal gioco di Guardiola. Tuttavia, il sovraccarico di minuti potrebbe spiegare il calo di forma della squadra, che ha raccolto solo una vittoria nelle ultime 11 partite.
I numeri globali: Koundé al vertice
A livello internazionale, il difensore del Barcellona Jules Koundé ha dominato la classifica con 5.872 minuti in 69 partite tra club e nazionale francese. Seguono il brasiliano Jhon Arias del Fluminense (5.599 minuti) e Federico Valverde del Real Madrid (5.573 minuti).
Tra i veterani, Nicolás Otamendi, a 36 anni, si conferma un esempio di longevità calcistica, con 5.549 minuti giocati per il Benfica e l’Argentina.
Il peso della stagione: dati e curiosità
Dal rapporto CIES emerge che oltre il 73% dei minuti è stato giocato in competizioni nazionali, mentre il resto è stato suddiviso tra tornei internazionali per club e impegni con le nazionali. Tra i 20 giocatori più utilizzati, sei hanno superato i 30 anni, dimostrando che l’esperienza resta un fattore chiave in un calendario sempre più fitto.
Il calcio moderno richiede uno sforzo fisico e mentale senza precedenti, e la classifica dei minuti giocati ne è la prova evidente. Da Van Dijk a Koundé, questi giocatori non solo rappresentano l’élite del calcio mondiale, ma dimostrano anche un’incredibile capacità di adattamento e resistenza.
La stagione 2024 ha messo sotto i riflettori la capacità di alcuni giocatori di affrontare carichi di lavoro straordinari, tra competizioni nazionali e internazionali. Con un calendario sempre più intenso, la gestione fisica e mentale sarà cruciale per i prossimi anni, e i club dovranno trovare soluzioni innovative per preservare le loro stelle.
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