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Ronaldo si candida alla presidenza della CBF: il Fenomeno vuole ridare prestigio al calcio brasiliano

L’icona verdeoro punta alla guida della Confederazione calcistica brasiliana e prepara la cessione delle sue quote nel Real Valladolid. Un piano ambizioso per riportare la Selecao al vertice del calcio mondiale.


L’ex campione del mondo Ronaldo, conosciuto universalmente come “Il Fenomeno”, ha annunciato ufficialmente la sua intenzione di candidarsi alla presidenza della Confederazione calcistica brasiliana (CBF). Il leggendario attaccante, protagonista assoluto nelle vittorie del Brasile ai Mondiali del 1994 e 2002, ha svelato i suoi piani in un’intervista esclusiva a Globo Esporte, delineando una visione chiara per il futuro del calcio brasiliano.

Ronaldo "Il Fenomeno", ha annunciato la candidatura alla CBF
Ronaldo “Il Fenomeno”, ha annunciato la candidatura alla CBF

L’obiettivo di Ronaldo: ridare lustro alla Selecao

La Nazionale del Brasile del 2002
La Nazionale del Brasile del 2002

Questo annuncio segna un nuovo capitolo per Ronaldo, che intende trasformare il calcio brasiliano sia a livello istituzionale che sportivo. “Il Brasile deve tornare a essere un modello per il calcio mondiale,” ha aggiunto l’ex fuoriclasse, che non ha mai nascosto il suo amore per la maglia verdeoro.

La cessione del Real Valladolid per concentrarsi sulla CBF

Per rendere concreta la sua candidatura, Ronaldo ha deciso di vendere la sua quota di maggioranza nel Real Valladolid, club spagnolo di cui detiene attualmente il controllo. “Stiamo negoziando una possibile vendita, e l’accordo dovrebbe essere concluso a breve,” ha spiegato, sottolineando che questa decisione non rappresenta un ostacolo per il suo impegno futuro nella gestione del calcio brasiliano.

Tuttavia, il rapporto tra Ronaldo e i tifosi del Valladolid non è stato sempre idilliaco. Durante la sua gestione, il club è retrocesso per ben due volte dalla Liga, alimentando le critiche per una presunta mancanza di investimenti. Ronaldo ha comunque difeso il suo operato, evidenziando i progressi fatti nella stabilità economica e organizzativa del club.

Ronaldo Nazario Da Lima
Ronaldo Nazario Da Lima

L’esperienza con il Cruzeiro

Non è la prima volta che Ronaldo si cimenta nella gestione calcistica. In precedenza, possedeva una partecipazione del 90% nel Cruzeiro, storico club brasiliano. Dopo due anni e quattro mesi di gestione, ha venduto le sue quote lo scorso aprile. Durante una conferenza stampa, l’ex attaccante ha definito quell’esperienza come “un percorso ricco di sfide” ma si è detto soddisfatto di aver contribuito a risollevare le sorti del club.

“Quando ho acquistato il SAF del Cruzeiro, sapevo che sarebbe stata una grande sfida. Abbiamo affrontato molte difficoltà, ma oggi posso dire di aver lasciato il club in una situazione di maggiore tranquillità,” ha raccontato Ronaldo, ricordando il periodo di crisi profonda in cui versava il club prima del suo intervento.

Una nuova sfida per il calcio brasiliano

La candidatura di Ronaldo alla presidenza della CBF rappresenta una svolta importante per il calcio brasiliano. La sua figura carismatica, unita alla sua esperienza ai massimi livelli del calcio mondiale, potrebbe attirare nuove opportunità e risorse per il movimento calcistico del Paese.

Nonostante il Brasile rimanga una delle potenze storiche del calcio internazionale, negli ultimi anni la Selecao ha dovuto affrontare un periodo di flessione sia in termini di risultati che di immagine. Ronaldo sembra determinato a invertire questa tendenza, lavorando per restituire al Brasile il ruolo di leader assoluto nel panorama calcistico mondiale.

Con la sua candidatura, Ronaldo non punta solo a una rivoluzione sportiva, ma anche a un rinnovamento culturale all’interno della CBF. “Il calcio brasiliano deve tornare a ispirare milioni di persone, dentro e fuori dal campo,” ha concluso.

Il percorso verso la presidenza della CBF non sarà privo di ostacoli, ma il Fenomeno sembra più determinato che mai a lasciare un’impronta indelebile anche fuori dal campo, consolidando la sua eredità come ambasciatore del calcio mondiale.

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