Scandalo Mudryk: rischio squalifica per doping
Il talento del Chelsea positivo al meldonium: rischia 4 anni di stop
Mykhailo Mudryk, esterno offensivo del Chelsea, si trova al centro di un ciclone giudiziario sportivo. Il giocatore ucraino, acquistato nel 2023 dallo Shakhtar Donetsk per una cifra vicina ai 90 milioni di sterline, è stato formalmente accusato dalla Football Association per aver violato le normative antidoping.
Secondo quanto emerso, il 24enne sarebbe risultato positivo al meldonium, sostanza vietata che rientra nell’elenco dei farmaci in grado di aumentare la performance atletica. Se riconosciuto colpevole, Mudryk potrebbe andare incontro a una squalifica fino a quattro anni, un colpo durissimo per la sua giovane carriera e per il club londinese.
Il comunicato ufficiale della FA
La FA ha diffuso una nota in cui si legge: “Possiamo confermare che Mykhailo Mudryk è stato accusato di violazioni delle regole antidoping riguardanti la presenza e/o l’uso di una sostanza proibita, ai sensi dei regolamenti 3 e 4 della normativa antidoping della FA. Poiché il caso è ancora in corso, non possiamo rilasciare ulteriori commenti”.
Il Chelsea, coinvolto indirettamente nella vicenda, ha scelto la strada del silenzio e non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale.
La difesa di Mudryk: “Mai assunto sostanze vietate”
Mudryk ha affidato la sua difesa a Morgan Sports Law, studio legale specializzato in casi sportivi internazionali, con l’obiettivo di dimostrare la sua innocenza. L’ala ucraina, che ha raccolto consensi per le sue doti tecniche ma non è ancora riuscito a esplodere in Premier League, ha sostenuto di non aver mai assunto consapevolmente alcuna sostanza vietata.
In una dichiarazione pubblicata sul proprio profilo Instagram nel dicembre scorso, ha dichiarato:
“Sono stato informato che un mio campione conteneva una sostanza proibita. È stato uno shock totale. Non ho mai preso volontariamente nulla che fosse contro le regole. Sto collaborando con il mio team legale per capire come possa essere successo. Sono certo di non aver commesso alcun illecito e spero di poter tornare presto a giocare. Al momento non posso entrare nei dettagli per via della riservatezza dell’indagine, ma condividerò tutto appena possibile“.
Cos’è il meldonium e perché è vietato
Il meldonium è un farmaco usato originariamente per trattare problemi cardiaci, ma è stato vietato dalla WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) a partire dal 2016, dopo che diversi studi avevano dimostrato la sua capacità di aumentare la resistenza fisica e ridurre i tempi di recupero.
La sostanza è salita alla ribalta mondiale quando la tennista Maria Sharapova fu sospesa per averla assunta, dando vita a uno dei casi più eclatanti degli ultimi anni.

Un futuro in bilico per la stella ucraina
L’eventuale squalifica rappresenterebbe un disastro sia per Mudryk che per il Chelsea, che aveva puntato forte sul giovane talento per il rilancio della squadra. Da quando è arrivato a Stamford Bridge, l’ucraniano ha faticato a imporsi con continuità, ma resta uno dei prospetti più seguiti del calcio europeo.
Il caso Mudryk riporta alla luce il delicato equilibrio tra medicina sportiva e regolamenti antidoping. La linea tra l’errore medico, l’ingestione accidentale e la responsabilità dell’atleta è spesso sottile. Ma una cosa è certa: nel calcio di oggi, ogni dettaglio fa la differenza, anche lontano dal campo.
Attesa per il verdetto finale
I prossimi mesi saranno decisivi per il futuro del numero 10 dei Blues. L’iter della FA è ancora in corso e servirà tempo prima di un pronunciamento ufficiale. Intanto, Mudryk è stato sospeso in via cautelare e non potrà scendere in campo fino a nuovo ordine.
Nel frattempo, l’ambiente Chelsea resta in apprensione: tra i tifosi c’è chi spera in una rapida assoluzione e chi invece teme l’ennesimo colpo a una stagione già complicata. Una cosa è certa: l’affare Mudryk non passerà inosservato e rischia di diventare un precedente pesante nel panorama calcistico europeo.
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