Barry Ferguson infiamma i cuori dei tifosi dei Rangers: “Posso riportare il club in alto”
Il tecnico ad rivela le sue ambizioni e lancia un messaggio chiaro: “Il mio cuore è qui, voglio restare e fare la differenza”
Ferguson non si arrende: “Questo è il mio posto”
Barry Ferguson non ha alcuna intenzione di chiudere la sua avventura alla guida dei Rangers. Anzi, con grande determinazione, rilancia le proprie ambizioni: diventare l’allenatore ufficiale del club che ha sempre considerato casa sua. La sua avventura da tecnico ad interim è iniziata due mesi fa, dopo l’esonero di Philippe Clement. Da allora ha guidato la squadra in dieci gare, raccogliendo quattro vittorie, due pareggi e quattro sconfitte, in un cammino fatto di alti e bassi ma anche di tanta voglia di costruire qualcosa di duraturo.
Nonostante le voci insistenti su un nuovo tecnico in arrivo in estate – soprattutto dopo la recente nomina di Kevin Thelwell come nuovo direttore sportivo – Ferguson non ha intenzione di mollare. Il suo messaggio è chiaro: lui è pronto a restare, a lottare e a trasformare i Rangers in un progetto vincente e orgogliosamente scozzese.
“Porterò il mio club più in alto, o continuerò a tifarlo”
Parlando alla vigilia della delicata trasferta contro il St. Mirren, Ferguson ha ribadito tutto il suo attaccamento alla maglia e al progetto:
“Se mi verrà data la possibilità, renderò i Rangers una squadra migliore. Se non accadrà, resterò comunque un tifoso orgoglioso. È questo il mio modo di vivere il club.”
Ferguson non si nasconde. Con ancora cinque partite da disputare prima della fine della stagione, ha la testa rivolta solo al campo. Le difficoltà non lo spaventano: anzi, le affronta con la grinta di chi ha già vestito quella maglia e sa cosa significhi combattere per quei colori.

“Non è stato un percorso semplice, lo sapevo fin dall’inizio. Ma non mi sono mai tirato indietro. Conosco cosa va cambiato in questo club e sono pronto a lavorare per farlo.”
Esperienza contro appartenenza
Sebbene molti nomi con maggiore esperienza siano stati accostati alla panchina dei Rangers, Ferguson è consapevole del proprio valore. E se la sua candidatura non mette tutti d’accordo, lui è pronto a giocarsi il tutto per tutto:
“Non piacerò a tutti, ne sono consapevole. Ma so che posso guidare questa squadra, insieme allo staff che ho scelto. Il mio approccio è chiaro: lavorare sodo, metterci il cuore e lasciar parlare i risultati.”
Alla domanda se prenderebbe in considerazione altre panchine in caso di esclusione, Ferguson ha risposto senza esitazioni:
“No. Perché questo è il mio club. Non pensavo nemmeno di tornare ad allenare, ma quando ho ricevuto la chiamata, non potevo dire di no. Ogni giorno vissuto qui è stato speciale.”
Il futuro dei Rangers si costruisce adesso
L’arrivo di Kevin Thelwell rappresenta un altro passo importante nella ristrutturazione interna del club. Il dirigente, che entrerà ufficialmente in carica al termine del contratto con l’Everton, porterà con sé l’esperienza maturata in contesti come Wolves e New York Red Bulls. E avrà un ruolo chiave nella scelta del prossimo allenatore.
Ferguson, pur non avendo ancora avuto un confronto diretto con lui, ha già dichiarato di voler avere presto un incontro:
“Non so quando ci parleremo, ma quando succederà sarò diretto e trasparente. Lui ha una grande esperienza e credo sia una figura giusta per il club. Abbiamo bisogno di cambiamenti, e lui può aiutarci a realizzarli.”
Il tecnico ha inoltre confermato che Ridvan Yilmaz non tornerà in campo prima del termine della stagione, a causa di un infortunio rimediato nella sfortunata sfida europea contro l’Athletic Bilbao.

L’orizzonte è chiaro: identità, investimenti e ambizione
Con l’acquisizione dei Rangers da parte dei 49ers Enterprises sempre più vicina, anche il tema degli investimenti esterni torna al centro del dibattito. Ferguson, da sempre sostenitore di un rafforzamento economico del club, si mostra ottimista:
“Lo dico da tempo: servono capitali nuovi per rilanciare il club. E ora sembra che ci siamo quasi. Da tifoso, non posso che essere felice di vedere che le trattative stanno andando avanti.”
Il futuro dei Rangers è ancora tutto da scrivere, ma una cosa è certa: Barry Ferguson vuole esserne protagonista. Con la passione di un tifoso e la visione di un allenatore, sogna di riportare il club sul tetto della Scozia. E magari anche oltre.
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